
…a volte l’Arte ci parla di “altra Arte”.
L’Arte suscita passioni, sentimenti, ci racconta il mondo, indaga l’universo e l’infinito, cerca di comprendere l’uomo… ed in quanto tale è Arte.
A volte diverse forme artistiche si incontrano, spesso la musica incontra la letteratura o la pittura ritrae la musica o i musicisti. Penso alla frenetica rappresentazione delle “Mani di violinista” di Balla.
Alcune volte l’Arte “parla” di se stessa. La pittura porge la musica, la poesia rievoca la pittura… l’Arte stessa, come rappresentazione, diventa messaggio e messaggero. Diventa, per così dire, meta-arte.
In un piacevolissimo testo, il discusso e bislacco Remo Remotti, attraversa, in maniera diretta, molti capisaldi della rappresentazione figurata, dalla pittura al cinema.
Non è più una poesia, ma, per così dire, una meta-poesia. Non sono le parole della poesia a suscitare emozioni, ma le immagini che evocano. Dunque la vera poesia è la galleria ideale di quadri, registi, scrittori, che hanno rappresentato la realtà e, ormai agli occhi dell’anziano poeta-pittore, la incarnano.
Attraverso la poesia, dunque, non riusciamo più a vedere la realtà ma la sua rappresentazione che qualcun’altro artista ha già dato.
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